Il viaggio più lungo

steli-erba-OS7410-D062Ho viaggiato. Non si può dire che non ho viaggiato, macchine, aerei, pullman, treni, traghetti… Quante cose ho viste! Quante avventure! Ma mai c’è stato viaggio più lungo e più avventuroso di quello che compio ogni volta che mi stendo per terra fra l’erba lunga. Non c’è confronto! Non cambio solo città, o nazione, o popolo. Cambio universo. Entro una dimensione nuova, dove lo spazio diventa infinito e il tempo penzola da un filo elastico. Tre, quattro, cinque ore passano in un secondo di fiato sospeso, incantata tra le migliaia di drammi di vita e di morte che si svolgono fra un battito del cuore e un altro. Guardo negli occhi di ragni e di farfalle e lì mi vedo specchiata. Raccolgo con le ciglia la rugiada profumata ed i brividi sono quelli identici che provavo da bambina nella campagna inglese quando baciai i petali di rosa canina. Sapevano di miele e il sangue che lasciarono le loro spine sulla mia pelle sapeva di sale. Li portavo coHesperidae-BS010713-076n orgoglio, quelli graffi. Ricordi agrodolci. L’erba lunga non è sporcizia, non è pericolo, non è disordine. La vita. Ecco quella che è. Ed ecco anche uno dei miei più grandi desideri ogni volta che seguo quella stupefacente vita minuscola fra gli steli attraverso il mio obiettivo e scatto. Il desiderio di farla vedere anche a chi non ha mai conosciuto i brividi di quel viaggio in un’altra dimensione. Così magari la prossima volta si penserà due, tre volte prima di tagliare l’erba lunga che è il loro universo. Come hanno fatto ieri a quel pezzo di vita che era l’erba lunga fuori casa mia.