Dopo la nebbia, il sole…
Stamattina il sole mi ha colto di sorpresa mentre lavoravo. Ero distratta, non preparata. Avevo perso l’abitudine dell’alba dopo chi si ricorda quanti giorni fra nuvole e nebbia. Stavo lì pensando a tutt’altro quando è entrato, un raggio alla volta. L’ho ignorato e un po’ l’ha meritato dopo avermi trascurata per tanto tempo. Così si è fatto più sfacciato, impertinente si potrebbe dire, appoggiandosi sull’avambraccio e strofinandosi sulla pelle come se volesse infilarsi nella manica del maglione. Stai buono… dicevo, che qui ho da fare. Vai a sentire che hanno da dire le foglie che cadono e magari mentre ci sei, sveglia qualche farfalla che dorme che dopo ti raggiungo. E lasciandomi qualche raggio per compagnia, così ha fatto e così fra poco farò.