Visione periferica
Stanotte vorrei sognare la semplicità. Se riesco (e non è detto), non potrò raccontarla a nessuno. Perché la semplicità non si può tagliuzzare in pixel, sminuzzare in impulsi elettronici. Si perderebbe subito fra le fibre di un foglio di carta o le vibrazioni di una qualsiasi parola, sussurrata o urlata che sia. La semplicità è come una forma intravvista nel buio con la coda dell’occhio. Guaio a te se cerchi di metterla a fuoco. Bisogna fidarsi della visione periferica. Bisogna sognare. Tutto lì.