Uno sguardo alla pari
Credo che nei millenni, l’uomo abbia già fatto abbastanza per infastidire la natura. Troppo. Ora non ho voglia di aggiungere a quel disturbo. Così quando mi allontano dai territori più prettamente dell’uomo, quando mi addentro nella natura, vado in punta di piedi, chiedendo permesso. Quando sento il grido d’allarme della ghiandaia sentinella dei boschi, o l’abbaio del capriolo che sfugge saltellando, infastidito dalla mia presenza, mi sento di aver fallito. Non è così che vorrei muovermi in questo mondo. Vorrei guardare la natura negli occhi, uno scambio di sguardi alla pari. Per il benessere di entrambi le parti, ma anche come il primo passo verso una civiltà veramente nuova. Quello sì che sarebbe un bel progresso!