Risveglio rosso

Abruzzo zona rossa, ce l’abbiamo fatta. Non si tratta del rosso di un’alba fiammeggiante, né quello dell’autunno nei boschi, il vermiglio del dopo clorofilla e pace alla fotosintesi. Manco quello del papavero, l’apoteosi dello scarlatto… e non parliamo nemmeno della rossa passionale di giarrettiera e vendetta. Eh no, zitti zitti e buoni buoni. Perché i riflessi del rosso di oggi non sono quelli del buon vino ma del pericolo, dell’urgenza, dell’emoglobina che tiene stretto l’ossigeno e quant’è dolce il respirare senza badarci. Capisce chi capisce. Che il risveglio rosso sia con voi.